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Via Padova a Milano è un quadrilatero di vie a un passo dal centro. Via Padova è un quartiere-laboratorio dove si sperimenta l'integrazione, ma più spesso l'intolleranza come nei recenti fatti di sangue costati la vita a un egiziano diciannovenne. Via Padova è un mosaico di umanità che parla lingue diverse: Ascera la cassiera, Marcone, Bel e Mel, Gjaul, l'Adri, Bach, Madou, Rott, Vanessa il trans. Mano alla mano con Tes, il protagonista di questo romanzo, un perdigiorno come tanti, senza lavoro e senza meta, impariamo a conoscere le storie degli abitanti di questo angolo di mondo a suo modo straordinario. Storie che si trascinano nei bar gestiti da cinesi e frequentati fin dal mattino da latinos e marocchini. Che entrano ed escono dagli empori degli indiani aperti fino a notte fonda. Che si spingono fino alle case fatiscenti dove vivono i pusher, i trans, i tossicodipendenti e i fantasmi dei clandestini. Storie spesso dure, fra disperazione e riscatto, fra sesso a pagamento e violenza, passioni, droga, azzardo e miseria. Un romanzo spietato che quasi non si preoccupa del lettore. Un racconto che lascia lo spazio a qualche risata (amara) e che sorprende per la sua cruda verità. Matteo Speroni conduce il lettore al centro di questo quartiere maledetto e tristemente noto senza lasciargli via di scampo e che ognuno si arrangi come può.